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17 Dicembre 2019
Prima di tutto, ci sono interrogativi basilari a cui rispondere. Cosa significa posizionare un brand? E posizionarlo per chi? I clienti o i competitor?
In breve, posizionare un brand significa renderlo memorabile e contornato da valori intrinseci. Perlomeno, è fondamentale farlo percepire tale all’interno della nicchia di mercato nella quale si opera e rispetto ai propri competitor. È quindi necessario definire i classici 4 pilastri per una strategia globale di comunicazione, le famose 4P: Prodotto, Prezzo, Promozione e Placement (distribuzione).
Il digital advertising viene in soccorso di questo percorso, ma non basta esserci: bisogna sapere come essere presenti e come reagire ai cambi di scenario. In fin dei conti, la semplicità è sempre la scelta migliore.
Risulta proficuo interrogarsi, piuttosto, su cosa differenzia un brand rispetto ai suoi competitor (anche come prodotto e servizi), a quali utenti si rivolge e in quale contesto si attesta. Le risposte a queste domande possono essere definite seguendo un semplice procedimento:
In conclusione, spesso ciò che più conta è saper analizzare il proprio brand e il relativo settore di competenza. L’analisi è il vero fondamento della performance. In fase di realizzazione di un progetto, è invece imprescindibile ricordarsi che per avere successo servono tempo, pazienza, umiltà, testardaggine nel provare di continuo. Ma, attraverso una condotta professionale, ogni sfida può essere vinta.
di Andrea Casagrande_Head of Digital & Operations
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